Osteria Francescana di Modena

Osteria Francescana di Modena: ecco cosa scrivono i nostri segnalatori

Descrizione ristorante Osteria Francescana di Massimo Bottura

Figura chiave nella nuova generazione di chef italiani, Massimo Bottura con il suo ristorante Osteria Francescana traccia una linea sottile tra tradizione e innovazione. Nel cuore del centro storico di Modena, il tri-stellato Michelin, sorprende tutti rompendo le regole con inedite combinazioni di ingredienti familiari in composizioni minimaliste, tra arte contemporanea e design italiano.

Una delle maggiori qualità di una tradizione gastronomica è quella di saper abbinare storia e modernità, creando nuovi sapori capaci di stupire e portarci indietro nel tempo.

Il ristorante, al numero 22 di Via Stella di Modena, offre prelibatezze all'avanguardia del gusto, in una affascinante combinazione di aromi artigianali e audaci esperimenti. Non solo la presentazione può essere considerata un capolavoro di arte contemporanea, ma l'esperienza delle nostre papille gustative non cadrà facilmente nel dimenticatoio.

Come gli stessi artigiani ai fornelli dell'elegante ristorante modenese affermano, “la loro cucina è una collisione di idee, culture, tecniche e gesti.”

L'elaboratezza dei piatti non dipende solo dalla bravura del team di chef guidati da Bottura, ma anche e soprattutto dall'attenta scelta di ingredienti di altissima qualità. L'origine di quello che viene messo in tavola è importante tanto quanto la mano di chi li cucina.

Se è vero che la nutrizione non è matematica ma un fenomeno emotivo, l'Osteria Francescana fa di tutto per mettere in risalto le sensazioni che un buon piatto può suscitare. Menù a base di carne, pesce, carpacci, frutti di mare, tutto con una variegata alternanza di aromi, spezie e erbe di ogni tipo sono i protagonisti di un pasto in cui la mano dell'artista  Bottura è accompagnata da quella di Beppe Palmieri, considerato da molti il migliore sommelier d'Italia.

Piatti tipici italiani vengono preparati in maniera audace e accompagnati da portate e contorni che provengono da tutto il mondo, anche grazie allo stampo multietnico che il ristorante ha voluto dare alla sua squadra di cuochi.

Si sa, la qualità si paga, e per un pasto a quattro portate ci si può attendere tranquillamente un conto di un centinaio di euro a testa, ma se si ha voglia di togliersi un vizio sano e che soddisferà più di un senso, si può fare il sacrificio di risparmiare qualche mese su cose futili e concedersi questo lusso.